Dopo le prime tappe di approfondimento della riforma degli istituti concorsuali italiani, a seguito della introduzione del modello Rordorf, approdiamo all’argomento probabilmente più atteso non solo sotto il profilo squisitamente semantico, ma soprattutto per la rivisitazione in chiave propositiva delle norme sul fallimento, ripercorrendo il lavoro compiuto dal legislatore per alleggerirne lo storico carattere afflittivo. In particolare, nel caso del fallimento, ora “liquidazione giudiziale”, i cambiamenti sostanziali sono volti a snellire la procedura attribuendo maggiori poteri al curatore e affidando al giudice delegato una funzione principalmente di vigilanza. CONTINUA A LEGGERE SU MYSOLUTION