Legge sul sovraindebitamento, il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore e le novità a seguito dell’introduzione del Codice della crisi

Il nuovo Codice della crisi (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14) entra nel vivo della sua applicazione anche in relazione agli istituti legati alla insolvenza dei soggetti non fallibili. Recependo diverse perplessità sorte nel corso degli anni, in applicazione della L. 27 gennaio 2012, n. 3, il legislatore della riforma ha inteso, da un lato, snellire fortemente le procedure in favore dei soggetti sovraindebitati e, dall’altro lato, applicare le osservazioni della Corte di Cassazione in merito alla gestione dei crediti privilegiati. Nel perimetro succintamente descritto, assume particolare rilevanza il piano del consumatore, che cambia denominazione e subisce non poche modifiche.

Riforma degli istituti concorsuali: procedure stragiudiziali e sovra indebitamento

In data 10 gennaio è stato approvato il D.Lgs. di attuazione della Legge delega n. 155/2018 (Riforma della crisi d’impresa e dell’insolvenza), il cui testo definitivo non è stato ancora pubblicato in gazzetta ufficiale. Nel presente contributo si analizzano gli strumenti negoziali stragiudiziali e delle procedure della crisi da sovraindebitamento, alla luce delle novità che verranno introdotte, con decorrenza 18 mesi dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo.

Le principali novità introdotte dal Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza

Entra in vigore, dopo un lungo iter di approvazione, la riforma organica del diritto fallimentare, a distanza di diversi anni dalla sua introduzione originaria e successive integrazioni resesi necessarie con l’evoluzione dell’economia del nostro paese. Una revisione integrale degli istituti concordatari e fallimentari che cambia completamente il modo di percepire questa disciplina rispetto a come siamo abituati a conoscerla attualmente. Prevenzione della crisi e continuità aziendale saranno da oggi le nuove regole ispiratrici del sistema fallimentare italiano che investiranno non più solo le categorie imprenditoriali.

Sovraindebitamento e ILVA, gli effetti della crisi anche sul mercato immobiliare

La legge 3 del 2012 entra nella vicenda ILVA di Taranto segnando un precedente in tema di svalutazione del patrimonio del debitore soggetto a garanzia ipotecaria senza precedenti. La questione del più grande impianto siderurgico d’Europa, costruito a ridosso della città per ragioni squisitamente logistiche, inizia a produrre alcuni effetti generali in materia di deprezzamento del patrimonio immobiliare dei cittadini residenti nelle aree limitrofe con ripercussioni inevitabili anche in materia di garanzie concesse e finanziamento alle famiglie. Un caso che farà discutere.